Comunicazione dei Beni in godimento ai soci e familiari – riepilogo ultimi chiarimenti

Con l’avvicinarsi della scadenza del termine per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi si è ricominciato a discutere della comunicazione dei beni concessi in godimento ai soci in scadenza il prossimo 12 dicembre per l’anno 2012 (a regime entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento).

L’Agenzia delle Entrate ha di recente chiarito che sono esclusi dalla comunicazione di cui sopra i beni per i quali è già stato tassato un compenso in natura in capo al socio utilizzatore (dipendente, amministratore o lavoratore autonomo) pari o superiore al valore di mercato del bene oggetto di godimento. Tra le esclusioni dalla comunicazione rientrano anche i beni utilizzati dall’imprenditore individuale per scopi personali, ferma restando la verifica dell’eventuale reddito diverso da tassare in capo allo stesso imprenditore.
La comunicazione deve essere fatta ogni anno, anche per i beni concessi in uso in anni precedenti, se l’utilizzo si protrae nell’esercizio cui si riferisce la comunicazione.
In merito alle sanzioni è stato chiarito che si applica il principio di solidarietà tra il socio e l’impresa, in quanto l’obbligo della comunicazione può essere assolto dall’uno o dall’altro soggetto.
Per quanto attiene ai finanziamenti di soci o familiari il provvedimento emesso all’ inizio di agosto ha chiarito che devono essere comunicati autonomamente solo le somme versate a partire dal 2012 da persone fisiche di importo superiore a 3.600€, con l’esclusione degli apporti di cui l’Amministrazione Finanziaria sia già a conoscenza (perché eseguiti per atto pubblico o scrittura privata autenticata). Pertanto i finanziamenti ricevuti dalla società vanno comunicati anche in assenza di beni dati in godimento; sono invece esclusi i finanziamenti concessi dall’impresa ai soci o ai familiari.