Leasing – novità in termini di durata e deducibilità fiscale

Le recenti novità normative hanno svincolato la deducibilità fiscale del canone di leasing dalla durata minima del contratto stabilita dall’articolo 102 del Tuir (due terzi del periodo di ammortamento fiscale del bene, con un minimo di 11 anni ed un massimo di 18 anni per gli immobili).

Pertanto, in caso di stipula di un contratto di leasing con durata minima inferiore a quella prevista fiscalmente, le quote dei canoni eccedenti l’importo massimo deducibile saranno recuperate a tassazione durante la svolgimento del contratto per essere poi successivamente dedotte, in via extracontabile nel Modello Unico di Dichiarazione dei Redditi, al termine del contratto medesimo per gli anni residui di deducibilità fiscale.

In sostanza, una società potrà stipulare un contratto di leasing immobiliare p.es. della durata di 8 anni e continuare a dedurre i canoni in 18 anni.

Sotto il profilo fiscale nulla cambia, ma i vantaggi potrebbero essere estremamente importanti dal punto di vista del mercato, soprattutto immobiliare. Il vincolo della durata minima contrattuale aveva infatti fortemente penalizzato le erogazioni da parte delle società di leasing, che trovano difficoltà a bilanciare gli impieghi con la relativa la raccolta in un arco temporale molto lungo.

Adesso le cose potrebbero cambiare e, in un momento di forte restrizione del credito da parte delle banche, i contratti di leasing di durata inferiore potrebbero costituire una nuova fonte di finanziamento per le imprese ed una conseguente speranza di ripresa per il mercato, soprattutto per quello immobiliare ormai allo stremo, in particolare nella Provincia di Modena recentemente colpita dal terremoto.

Anche per noi Commercialisti può essere un’opportunità da proporre ai nostri clienti.