Lotta alle partite IVA fittizie

Lotta alle partite IVA fittizie

Posted on 30 Gennaio 2013 by in Blog with no comments

La Legge 92/2012 prevede un’automatica assimilazione a “rapporti di lavoro dipendente e co.co.co.” delle prestazioni di lavoro rese da soggetti titolari di partita IVA, in presenza di determinati requisiti.

In particolare si tratta di collaborazioni dove si realizzano almeno due dei seguenti presupposti:
a. la collaborazione avviene con il medesimo committente ed ha una durata superiore ad 8 mesi annui, anche non continuativi, in un biennio (si considera l’anno civile);
b. il corrispettivo costituisce più dell’80% dei corrispettivi annui fatturati per attività di lavoro autonomo nel biennio, anche se le fatture sono intestate a soggetti diversi riconducibili al medesimo committente;
c. il collaboratore usufruisce di una postazione fissa presso il committente.
La legge sopra richiamata si applica ai rapporti instaurati a decorrere dal 18 luglio 2012, per i rapporti in essere a tale data è concesso il termine di un anno per adeguarsi alle nuove norme.
Recentemente il Ministero del Lavoro, con la Circolare n. 32 , ha circoscritto l’ambito di applicazione prevedendo che tale presunzione non si applica se la prestazione richiede competenze professionali e teoriche di grado elevato (derivanti da corsi di specializzazione, percorsi formativi o capacità teorico-pratiche acquisite con esperienze lavorative) e se viene dichiarato un reddito annuo da lavoro autonomo non inferiore a 1,25 volte l’imponibile minimo dei contributi previdenziali INPS (per il 2012 il reddito minimo calcolato è pari ad € 18.662,50).
Vi sono inoltre dei casi di esonero previsti dalla legge per i prestatori iscritti ad ordini professionali la cui iscrizione preveda il superamento di un esame di stato (es. notai, commercialisti, promotori finanziari e altri).
E’ in ogni modo concessa al committente la possibilità di provare l’insussistenza dei requisiti di cui alle lettere a-b-c per evitare la riqualificazione della collaborazione.
Lo Studio Commercialisti in Modena si propone di suscitare una riflessione in merito a quanto sopra esposto per indurre ad un controllo sulle collaborazioni esistenti e al contempo richiamare l’attenzione sulle nuove collaborazioni che verranno poste in essere.

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