Studi settore: nuovi indicatori

Sono recentemente stati pubblicati i nuovi indicatori di coerenza economica approvati dalla Commissione degli Esperti.

A partire dal 2011 infatti erano stati introdotti due indicatori: quello di normalità economica, al quale in caso di anomalia si associa un incremento dei ricavi o compensi conteggiati per la congruità, e quello di coerenza, che invece genera soltanto un’irregolarità dei dati esposti, senza influire sulla congruità.
Sono stati discussi alcuni indicatori di coerenza economica, applicabili ai redditi di impresa, sia di tipo generale che specifico, che sono stati diffusi i dati in questi giorni.
Per quanto riguarda i redditi dei professionisti invece è stato creato un correttivo limitato ai lavoratori che si trovano nei primi anni di esercizio dell’attività. In particolare ingegneri, dottori commercialisti, architetti, geometri e avvocati (ma sembra che possa essere esteso a tutte le categorie) che svolgono la professione in forma individuale da meno di sei anni, senza l’ausilio di forza lavoro ed esclusivamente presso altri studi vedranno applicarsi questo correttivo per compensare i minori ricavi derivanti da compensi forfetari (che spesso non risultano congrui rispetto alle ore effettivamente dedicate all’attività). Lo sgravio sarà sensibile nei primi due anni, per ridursi proporzionalmente e scomparire dopo il quarto anno.
Il correttivo incide sul calcolo se i compensi derivanti da queste “stabili collaborazioni” siano almeno pari al 50% del totale dei compensi; il peso del beneficio sarà pertanto proporzionato sul complesso dei ricavi percepiti.
Nei  prossimi giorni saranno discussi anche i correttivi anti-crisi, che sembra possano essere ancora più estesi rispetto a quelli approvati per il periodo di imposta 2011.